Dopo la laurea in Psicologia ho scelto una specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale perché si basa su evidenze scientifiche, ovvero studi ne dimostrano l’efficacia nel trattamento di molte problematiche, in una parola funziona, ma anche perché rapida e mantiene nel tempo i cambiamenti ottenuti. Per questa scelta devo ringraziare tutte le persone che sono state per me fonte di ispirazione e modelli da seguire in quegli anni.
Poi, dedicandomi completamente alla terapia cognitivo-comportamentale, ho scoperto di esserne appassionata anche per altre ragioni che mantengono sempre vivi interesse, impegno e dedizione nel mio lavoro:

• mi piace collaborare e sentirmi sullo stesso piano della persona che ho davanti;
• mi permette di essere creativa negli interventi che sono sempre personalizzati per ogni singola persona;
• a seconda delle necessità, consente di mettermi in gioco a volte su un piano razionale e cognitivo, altre in interventi prettamente comportamentali, ma anche emotivamente nella relazione terapeutica.

Senza dubbio ho imparato e continuo ad imparare molto dai miei maestri, supervisori e colleghi, ma è sicuramente grazie a tutte le persone con cui ho il privilegio di lavorare se non manco mai di entusiasmo;
sebbene spesso inconsapevoli, sono proprio loro ad essere una sorgente illimitata di spunti di riflessione che mi consentono di crescere come terapeuta, ma anche come persona;

ringrazio quindi i miei pazienti, anche quelli che mi mettono più in discussione poiché
gli inevitabili fallimenti, benché dolorosi, mi attivano a percorrere nuove strade per essere una terapeuta migliore, e in un certo senso mantengono vivo il desiderio di conoscenze di quando ero studentessa e specializzanda;
mentre, i momenti di crisi, che prima temevo, mi motivano a cercare di trasformarli in preziose opportunità di conoscenza reciproca e di cambiamento.